Il confine come limite, margine geopolitico, culturale, digitale ed economico. Naturale o arbitrario, di frequente è stato associato al concetto di barriera politica o culturale, e anche oggi l’esperienza della pandemia ci ha portato a percepirlo come un vincolo che condiziona le nostre vite.
Voci tra i Confini vuole esplorare direzioni nuove e rigenerare il significato di confine (cum-limen) rendendolo una soglia porosa, feconda di relazioni.
Per raggiungere questo obiettivo si lavorerà direttamente sul campo, in ascolto di coloro che questi confini li hanno vissuti, percepiti, valicati, sia oggi sia che nel passato, facendone luogo dell’abitare. Queste esperienze sul campo saranno rielaborate in un messaggio di interconnessione con il territorio e poi trasmesse, divulgate per essere contaminate nel tempo.
Voci tra i Confini è un progetto di Cas’Aupa con:
Museo Carnico delle Arti Popolari, Ecomuseo delle acque del Gemonese, Comune di Farra d’Isonzo, Robida, Comunità di Montagna del Gemonese, Aeson, Museo Casa Bruseschi, Puntozero
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